28 agosto 2007

Il Monte Analogo


"Sto scrivendo un racconto piuttosto lungo nel quale si vedrà un gruppo di esseri umani che hanno capito di essere in prigione, che hanno capito di dovere, prima di tutto, rinunciare a questa prigione (perchè il dramma è l'attaccarvisi), e che partono in cerca di un'umanità superiore, libera dalla prigione, presso la quale essi potranno trovare l'aiuto necessario. E lo trovano, perchè alcuni compagni e io abbiamo realmente trovato la porta. Solo a partire da questa porta comincia una vita reale. Questo racconto avrà la forma di una romanzo di avventura intitolato "Il Monte Analogo": è la montagna simbolica che unisce il Cielo alla Terra; via che deve materialmente, umanamente esistere, perché se no, la nostra situazione sarebbe senza speranza..."

(René Daumal, lettera del 24 febbraio 1940)