12 luglio 2007

Sforzinda

“…E cominceremo coll'aiuto del sommo Idio a edificare la nostra Sforzinda, proveduto prima a quelle cose che prima s'adoperano, come sono i ferramenti opportuni”

E 'l Signore allora disse: “Dimmi quando sarà.”

“Poiché infra otto dì, Signore, è buona costellazione e il buono punto comincia a regnare, credo che sarebbe bene che tutto l'ordine che s'ha a dare per mettere la prima pietra si desse.”…”Signore, l'ordine sarà questo: che essendo congregato nel luogo dove la prima pietrà s'arà a collocare, da uno certo luogo diputato il quale poco distante sarà, la vostra Signoria eleggerà otto uomini notabili secondo vi parrà, e arassi suoni e strumenti, e poi andremo al luogo detto per tutte le cose ordinate, e presentarle dinanzi alla vostra Signoria, essa poi insieme col pontefice e anche con vostri figliuoli e io con voi insieme colle cerimonie.”

“Tutte queste cose mi piacciono, ma io voglio intendere queste che cose elle sono.”

'Le cose sono queste le quali io ho ordinate: in prima si è una pietra di marmo dove è scritto gli anni Domini … e il nome della vostra Signoria e del sommo pontefice e così il mio, e una cassa di marmo… nella quale è dentro uno libro di bronzo, dove è fatto memoria di tutte le cose di questa nostra età e anche degli uomini degni da loro fatte… Èvi dentro ancora di piombo e di bronzo molte effigie d'uomini degni. Ho fatto ancora uno vaso di pietra pieno di miglio, di… grano, el coverchio del quale è il simulacro di Cloto e di Lachesis e Antroposso, sopra il quale non è scritto altro se none "vita e morte". Ho preparato ancora uno vaso di vetro pieno d'acqua, e uno pieno di vino, e uno pieno di latte, e uno pieno d'olio, e uno pieno di mele.'

(Antonio Averlino detto il Filerete, Trattato di architettura, a c. di A. M. Finoli, L. Grassi, Il Polifilo, Milano, 1972)