07 dicembre 2007

Chichicastenango


La Madre Terra apre, a volte delle porte che portano in storie magiche.
Una di queste porte è sull'altopiano guatemalteco. Il giorno del mercato i guaritori e gli stregoni scendono dalle montagne a Chichicastenango e tutto si riempie di fumi profumati. I piccoli colibrì sulle fucsie danno la dimensione ella piccolezza dell'arancia blu su cui viviamo e, insime, della stupenda complessità cromatica e degli odori e dei suoni di questa.


L'ambra bruciata mischia incensi antichi
alle nebbie di vulcani di terremoto
nel paese dell'altipiano guatemalteco.
Fuoco di legna e penna di Ara arcobaleno
diradano l'umidità con sapienti mani di Indios:
talismani di giada verde a Chichicastenango.
Domani scenderanno i guaritori
dalle montagne di ossidiana:
talismani di giada nera a Chichicastenango.
All'imbrunire i pescatori di Sant'Antonio
stendono reti di indaco sul lago Atitlan:
il colore raro dei telai delle piccole Maya.

(Enzo Tiezzi, dal catalogo della mostra Sacro e sorriso, Siena, Magazzini del sale, 2007)

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