Il cuore sul trullo
Dal sito http://www.puglianews.org/ l’interessantissimo articolo di Francesco Giannini sulla tecnica costruttiva dei trulli, riporta alcune interessanti informazioni sui simboli disegnati con la calce sui tetti, sul lato esposto ad est o di sopra dell’ingresso: “Ne sono stati individuati quasi 200 diversi tra di loro” e la loro funzione, dice Giannini, non è solo estetico-decorativa, ma ha una valenza apotropaica con riferimenti al mondo della religione, della magia e dell’astrologia:
“Tali elementi, come hanno dimostrato alcuni recenti studi, sono dovuti ai rapporti culturali e religiosi intercorsi tra l’Italia e l’Oriente nei primi anni del Cristianesimo. Identici simboli, presenti in ossari egizi e palestinesi e in catacombe romane costituiscono una conferma della loro origine palestinese o cristiano-giudaica o ellenistico-cristiana. Questi simboli, dalla primitiva origine pagana o giudaica, sono stati rielaborati successivamente in senso cristiano e approdano in Puglia attraverso l’arrivo di monaci ed eremiti provenienti dall’Oriente. La Puglia, infatti, ancora oggi è, ma è stata soprattutto in passato, un ponte tra l’Oriente e l’Occidente, terra di passaggio sia per i pellegrini che si recavano da Roma verso la Terrasanta che per i monaci diretti dall’Oriente verso Roma; basti pensare agli eremiti e monaci orientali e alle innumerevoli chiese rupestri presenti in Puglia”
Alcuni simboli, che vengono catalogati come primitivi, sembrerebbero collegati ai culti druidici che si celebravano nei boschi pugliesi e sulle Murge. Tra i segni magici presenti sui trulli rientrano quelli zodiacali, planetari e astrologici. Alcuni simboli religiosi richiamano esplicitamente la religione cristiana: il monogramma di Gesù, la Croce, che è il simbolo più ricorrente in differenti versioni, il cuore trafitto della Madonna, l’alfa e l’omega, il calice, i segni della Passione, un angelo, una spiga di grano, un grappolo d’uva, una stella. Sui trulli sono presenti anche animali e piante: cavallo, bue, gallo, aquila, serpente, il vaso di fiori, la spiga di grano, il giglio, l’albero -portatore di una enorme quantità di significati- con i rami rivolti verso l’alto o verso il basso, la pianta del trifoglio…
“Sarebbe opportuno -conclude Giannini- effettuare un censimento per conoscerne l’entità delle presenze di trulli nel nostro territorio e salvaguardarne l’integrità per consegnare alle generazioni future un bene architettonico e culturale che nel 1996 è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità. Anche gli organi istituzionali, attraverso la Formazione Professionale negli anni scorsi hanno organizzato corsi per restauratori di trulli, visto che i vecchi trullari stavano per scomparire e, con loro, anche un mestiere che si perdeva nella notte dei tempi.”
“Tali elementi, come hanno dimostrato alcuni recenti studi, sono dovuti ai rapporti culturali e religiosi intercorsi tra l’Italia e l’Oriente nei primi anni del Cristianesimo. Identici simboli, presenti in ossari egizi e palestinesi e in catacombe romane costituiscono una conferma della loro origine palestinese o cristiano-giudaica o ellenistico-cristiana. Questi simboli, dalla primitiva origine pagana o giudaica, sono stati rielaborati successivamente in senso cristiano e approdano in Puglia attraverso l’arrivo di monaci ed eremiti provenienti dall’Oriente. La Puglia, infatti, ancora oggi è, ma è stata soprattutto in passato, un ponte tra l’Oriente e l’Occidente, terra di passaggio sia per i pellegrini che si recavano da Roma verso la Terrasanta che per i monaci diretti dall’Oriente verso Roma; basti pensare agli eremiti e monaci orientali e alle innumerevoli chiese rupestri presenti in Puglia”
Alcuni simboli, che vengono catalogati come primitivi, sembrerebbero collegati ai culti druidici che si celebravano nei boschi pugliesi e sulle Murge. Tra i segni magici presenti sui trulli rientrano quelli zodiacali, planetari e astrologici. Alcuni simboli religiosi richiamano esplicitamente la religione cristiana: il monogramma di Gesù, la Croce, che è il simbolo più ricorrente in differenti versioni, il cuore trafitto della Madonna, l’alfa e l’omega, il calice, i segni della Passione, un angelo, una spiga di grano, un grappolo d’uva, una stella. Sui trulli sono presenti anche animali e piante: cavallo, bue, gallo, aquila, serpente, il vaso di fiori, la spiga di grano, il giglio, l’albero -portatore di una enorme quantità di significati- con i rami rivolti verso l’alto o verso il basso, la pianta del trifoglio…
“Sarebbe opportuno -conclude Giannini- effettuare un censimento per conoscerne l’entità delle presenze di trulli nel nostro territorio e salvaguardarne l’integrità per consegnare alle generazioni future un bene architettonico e culturale che nel 1996 è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità. Anche gli organi istituzionali, attraverso la Formazione Professionale negli anni scorsi hanno organizzato corsi per restauratori di trulli, visto che i vecchi trullari stavano per scomparire e, con loro, anche un mestiere che si perdeva nella notte dei tempi.”
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