22 luglio 2010

Il cuore sul trullo


Dal sito http://www.puglianews.org/ l’interessantissimo articolo di Francesco Giannini sulla tecnica costruttiva dei trulli, riporta alcune interessanti informazioni sui simboli disegnati con la calce sui tetti, sul lato esposto ad est o di sopra dell’ingresso: “Ne sono stati individuati quasi 200 diversi tra di loro” e la loro funzione, dice Giannini, non è solo estetico-decorativa, ma ha una valenza apotropaica con riferimenti al mondo della religione, della magia e dell’astrologia:
“Tali elementi, come hanno dimostrato alcuni recenti studi, sono dovuti ai rapporti culturali e religiosi intercorsi tra l’Italia e l’Oriente nei primi anni del Cristianesimo. Identici simboli, presenti in ossari egizi e palestinesi e in catacombe romane costituiscono una conferma della loro origine palestinese o cristiano-giudaica o ellenistico-cristiana. Questi simboli, dalla primitiva origine pagana o giudaica, sono stati rielaborati successivamente in senso cristiano e approdano in Puglia attraverso l’arrivo di monaci ed eremiti provenienti dall’Oriente. La Puglia, infatti, ancora oggi è, ma è stata soprattutto in passato, un ponte tra l’Oriente e l’Occidente, terra di passaggio sia per i pellegrini che si recavano da Roma verso la Terrasanta che per i monaci diretti dall’Oriente verso Roma; basti pensare agli eremiti e monaci orientali e alle innumerevoli chiese rupestri presenti in Puglia”
Alcuni simboli, che vengono catalogati come primitivi, sembrerebbero collegati ai culti druidici che si celebravano nei boschi pugliesi e sulle Murge. Tra i segni magici presenti sui trulli rientrano quelli zodiacali, planetari e astrologici. Alcuni simboli religiosi richiamano esplicitamente la religione cristiana: il monogramma di Gesù, la Croce, che è il simbolo più ricorrente in differenti versioni, il cuore trafitto della Madonna, l’alfa e l’omega, il calice, i segni della Passione, un angelo, una spiga di grano, un grappolo d’uva, una stella. Sui trulli sono presenti anche animali e piante: cavallo, bue, gallo, aquila, serpente, il vaso di fiori, la spiga di grano, il giglio, l’albero -portatore di una enorme quantità di significati- con i rami rivolti verso l’alto o verso il basso, la pianta del trifoglio…
“Sarebbe opportuno -conclude Giannini- effettuare un censimento per conoscerne l’entità delle presenze di trulli nel nostro territorio e salvaguardarne l’integrità per consegnare alle generazioni future un bene architettonico e culturale che nel 1996 è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità. Anche gli organi istituzionali, attraverso la Formazione Professionale negli anni scorsi hanno organizzato corsi per restauratori di trulli, visto che i vecchi trullari stavano per scomparire e, con loro, anche un mestiere che si perdeva nella notte dei tempi.”