Il doppio leone
"C’è un dio, o un concetto, egizio chiamato Aker, o anche Akerou. Il dio è rappresentato da due leoni seduti dorso contro dorso. Tra le schiene dei due animali c’è talvolta il disco del sole. Questa figura si chiama Rwti, ovvero il doppio leone, e rappresenta il dio, o la parola, Aker. Aker viene rappresentato come doppio leone (o come doppio cane o come Ieri e Domani) perché nella mitologia egizia quell’immagine simboleggia il momento della resurrezione del dio solare: ieri era morto, domani sarà di nuovo vivo. La mezzanotte, momento in cui il sole è nel punto più basso del suo corso e comincia a risalire, segna il passaggio dalla morte alla vita, dall’ieri al prossimo giorno. Il momento più basso dell’enantiodromia e della resurrezione è appunto Aker, poiché Aker significa “quel momento”.
(…) Già anticamente Aker è una parola che indica non solo il momento, ma anche il luogo e la situazione, la situazione di morte e resurrezione, di ieri e di domani, di resurrezione e rigenerazione del Dio sole. Talvolta Aker non viene rappresentato come il punto più profondo degli Inferi, ma come la porta dell’Aldilà custodita dal doppio leone. Così Aker è la fusione di due idee: è tanto l’entrata nell’Aldilà, il limen, quanto il punto più profondo degli inferi stessi."
(Marie-Louise Von Franz, Alchimia, To 1984)