14 novembre 2008

The open door


William Henry Fox Talbot pubblica nel 1844 il primo libro illustrato con fotografie, “The pencil of Nature”.
Erano anni meravigliosi quelli.
Scienza e tecnica progredivano in maniera simultanea e simbiotica.
Daguerre, Bayard e Fox Talbot si contendono l’invenzione della fotografia: paternità incerte e scoperte casuali (si dice che Daguerre trovò una lastra sviluppatasi accidentalmente in un armadio per l’involontaria esposizione ai vapori di mercurio) fanno parte di ogni racconto delle origini che si rispetti.
In realtà ogni invenzione è la sintesi dell’esperienza accumulata in precedenza dai tentativi di molti ed in quanto tale appartiene all’intera umanità: è l’incrocio tra l’evento ed il tempo in cui accade, la fertilità del terreno in cui cade il seme, la ricettività del contesto culturale in cui avviene a determinare il successo di una invenzione.
Concatenazioni di eventi governati dal caso in perfetta sincronicità.


(La VI tavola di The pencil of nature è “The open door”: tra monumenti e nature morte, una umile porta, aperta e protetta da una scopa).

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